di Cristina Podestà
Ho incontrato una vecchia amica. Ho rivissuto con lei le gioie della scuola, i pianti causati dalle delusioni dei coetanei, i palpiti del cuore provocati dai primi amori.
Abbiamo riso e scherzato rivivendo insieme momenti indimenticabili, abbiamo rivisto certi ostacoli che in alcuni momenti ci avevano allontanato un po’. Ci siamo confrontate su quello che abbiamo creato, sia lavorativamente che personalmente, abbiamo discusso di politica e ci siamo trovate molto diverse da allora e molto uguali adesso.
Abbiamo parlato delle nostre famiglie di origine, ben note ad entrambe, e di quelle attuali, con tutti i problemi e i punti di forza. Abbiamo trascorso un pomeriggio delizioso, sereno e pieno di cose da raccontare.
La promessa è stata di rivederci e incontrarci ogni tanto con impegno, in modo da rievocare tutto il bene e il bello che c’è stato e c’è ancora, e di mettere a frutto ciò che ci ha fatto crescere insieme in anni in cui era d’obbligo diventare grandi collaborando e credere di avere il mondo ai nostri piedi, per decidere dove andare.
E abbiamo pensato di dare meno spazio alle nostre menti e più ai nostri cuori che, anche se da lontano, hanno continuato ad alimentarsi reciprocamente.
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