Waiting, di E. Degas |
Storie
di donne, la strada fatta, l’attesa di qualcosa
di Marina Zinzani
Quella volta in cui ti
eri perduta
fra scatole vuote, i
tuoi giorni
la lentezza crudele
del tempo
non succedeva niente
ogni giorno uguale ad
un altro
nessun passero sul
davanzale
nessuna briciola
richiesta
stavi male
implorazione segreta
ma nessuno ascoltava.
Quanta strada hai
fatto
tela creata ogni
giorno
il divenire di un
volto
la voce che usciva
timidi passi
per ricominciare.
IN QUEL OGNI GIORNO UGUALE ALL'ALTRO SI SENTE , TALVOLTA, CHE PRESENTE E PASSATO SON PRIVI DI CONTORNI, SONO PERCORSI DA CONTINUE E SFUGGENTI INTERFERENZE , FINO A BLOCCARSI IN UN RAPPORTO TEMPORALE IN CUI ANCHE IL RICORDO DIVENTA PROVVISORIO,SPOGGLIO DI SIGNIFICAZIONE E DI IDENTITA'
RispondiEliminapaolo brondi