Aridità di cuore, il pericolo della mancanza di cura
di Paolo Brondi
Significativa l'immagine della poesia araba: "E'
come la goccia della rugiada che è caduta su una ragnatela: appena si rende più
pesante è ormai crollo". Pesante è l'esistere in balia del vortice del tempo, degli affari, delle scadenze, della carriera: gli
aspetti fisiologici e psicologici fondamentali della vita umana cambiano e
l’amore si fa arido. S'infittiscono i successi insieme alle negatività.
La filigrana delle
difficoltà diventa, a poco a poco, difficoltà del cuore, della coscienza: "Mi
sembra di parlare con il muro! Le mie parole cadono nel vuoto. L'altro c'è, ma
per me non c'è. L'altro preferisce la solitudine”. E il disagio aumenta quando
si prova vergogna e viene meno l'autostima.
A
quel punto i nodi possono essere sciolti aprendosi ad altre possibilità o
ritrovando il luogo in cui affetto e aggressività possono conciliarsi che è
quello della tenerezza: un guardare l’altro con “cura”
e con la coscienza di percorrere lo stesso cammino esistenziale. Nell'uno e
nell'altro caso c'è bisogno di profondità, come ben suggerisce Nietzsche:
"il mondo è profondo e profondo il suo dolore, ma la gioia è più profonda,
più profonda del dolore più profondo. Il dolore passa, ma ogni gioia vuole
profondità".
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