Pompei, il
ritrovamento dello scheletro di un uomo di 35 anni colpito da un masso durante l’eruzione
di Marina Zinzani
Si
fugge da una pioggia di lapilli, da un vulcano che erutta e porta la
distruzione sulle case, su una città. Pompei
ha parlato ancora, è stato trovato lo scheletro di un uomo, non si è salvato,
colpito da un grande masso. L’ultimo fuggiasco.
Pompei
appare città preziosa e morta, eppure viva nel suggerirci la vita di allora,
che si immagina colorita, anche gioiosa, improntata nel domani.
Non
c’è stato un domani per l’uomo ritrovato, è finito tutto così in fretta, e
chissà cosa ha provato in quei momenti.
Si
vive ancora oggi sotto l’assedio di un vulcano, dormiente, pronto ad eruttare
da un momento all’altro e a portare via tutto, persone, case, ogni cosa.
L’abbiamo vicino, idealmente è dentro la mente di ognuno di noi.
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