Non solo il sangue, tutto ciò che possiamo chiamare famiglia
di Catia Bianchi
(Commento a Quale
famiglia?, PL, 3/4/19)
Molte
persone intendono la parola famiglia esclusivamente come l’unione di
sangue dal quale deriva un determinato rapporto di parentela. Credo, invece,
che il sangue non sia sufficiente per “creare una famiglia”.
Ciò
che ci porta ad avere bisogno di compagnia è un qualcosa di superiore al legame
di sangue, sono i preziosi vincoli basati sulla reciprocità, sui rapporti
importanti ed autentici. Ogni emozione positiva, qualunque sia la provenienza,
ci valorizza e ci fa crescere.
Probabilmente
qualcuno si mette a ridere se gli diciamo che ogni mattina ci sveglia il gatto
o che il nostro cane intuisce che siamo tristi prima di qualsiasi persona della
famiglia. Invece anche loro fanno parte della nostra vita emotiva, per questo
dico che sono da riconoscere come parte intima del nostro microcosmo
particolare, della nostra famiglia.
Offrono
amore in cambio di nulla, sono privi di risentimenti e, silenziosamente,
attraverso piccoli dettagli, rendono la nostra vita uno scenario più sereno,
piacevole ed autentico.
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