Quel senso irriducibile di stanchezza e malessere:
imparare a porvi rimedio
di Paolo
Brondi
(Commento a Eliana,
PL, 29/5/19)
Sentirsi priva di ogni aiuto fino al ridursi al
mutismo del mattino e chissà di quanti altri momenti, manifestando stanchezza,
poi tristezza, paura, timore di perdersi nelle tante cose da fare; sparpagliando
con rabbia intorno stracci, vedendo in essi lo specchio della propria vita;
alimentando forme di “acting-out” (malesseri, vari disturbi psicosomatici): è
segno di mal funzionamento di un sistema complesso che non è ancora
depressione.
Il sistema si può riparare, rendendosi conto che è
necessaria la perseveranza. I conflitti non devono essere negati, ma usati come
opportunità per imparare qualcosa di nuovo su di sé, sugli altri, sull’altro,
sul buon funzionamento del sistema stesso. Nel tempo, così facendo, si impara
ad accettarsi, a recuperare l’altro o un diverso altro, e a compiere delle
rinunce per calmare l’ansia del fare.
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