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Il prezzo dell'ingiustizia

Quando i nodi vengono al pettine


(Angelo Perrone) Il progetto di riforma del ministro Cartabia sulla giustizia è ampio e complesso. Ma è centrale il tema della prescrizione.
Il progetto elimina di fatto il “blocco” al primo grado. Dopo, decorrono nuovi termini per chiudere il processo utilmente.
Nell’approccio generale, si sconta un effetto distorsivo. La prassi, la lentezza cronica, certe battaglie politiche e infine la mancanza di riforme hanno stravolto l’istituto, rendendolo baluardo prezioso.
La prescrizione è il lato oscuro dei processi, un buco nero che assorbe tutta l’incapacità del sistema di rendere tempestiva giustizia. Opera come lente deformante delle scelte, strumento per irragionevoli scopi, come quello di perdere tempo.
Alla lunga ci rimettono tutti (anche innocenti, e vittime di reato). Il conto finale su legalità e sicurezza è pagato dalla società intera.
Trasformare la prescrizione (da eccezione deplorevole) in regola temporale del processo è la strada maestra per rendere inevitabile l’eclissi della giustizia, e di ogni speranza.
È velleitario accelerare le fasi soltanto con atti di volontà. La rapidità, insieme alla giustizia, non può essere raggiunta senza norme più adeguate, altro personale, innovazioni tecnologiche, formazione professionale più qualificata. 

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