di
Giovanna Vannini
Sorpresa
dalla luce, in posa per lui. Sapeva benissimo che non per bellezza l’aveva
scelta, ma per come il suo ovale portava il cappello, modello nuovo appena
giunto da Parigi da far pubblicizzare nell’ambiente. Piccoli gli occhi,
dalle ciglia inesistenti, grandi i denti in bocca, rossi i capelli. Avrebbe
faticato a maritarsi, se non fosse stato per la notevole dote lasciatale dal
padre. Moglie di facciata, immolata al continuo ripetuto tradimento, augurandosi
almeno di esser buona a dare eredi. Quando tornò da lui a rivedersi nella tela
finita, lesse tutto questo. Pagò la sua immagine dipinta, salì in carrozza, si
perse nella nebbia.
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