Le tappe, le sorprese, gli ostacoli: il percorso che appassiona
di Cristina Podestà
La vita è un viaggio. Più lungo o più corto, migliore o difficile, semplice o molto complesso. Ma è un viaggio. Incontri tanta gente, alcuna importante, altra di passaggio, che non si ferma ma ti sfiora. Qualcuno lascia un segno indelebile, qualcun altro non lo ricorderai nemmeno.
La vita è divisa in fasce, in raggruppamenti di anni, di mesi o di giorni. C’è la fase di quel gruppo di persone, quella di alcuni amici del cuore; una si riferisce alla vita privata, l’altra a quella degli studi o del lavoro. Poi ci sono le vacanze, oppure i percorsi accidentati, le nascite e le perdite, le novità, la noia, l’indifferenza, la depressione, i mari già navigati, viaggiatori noti o da scoprire, le selve buie da attraversare e le rinascite interiori.
Che bello questo viaggio che è la vita! Una sorpresa continua, un affollarsi di gente, i cieli azzurri affascinanti o le notti più cupe lontane dalla luce. I sorrisi e i pianti, gli ostacoli e le vittorie, vicende alterne su imbarcazioni solide o in balia dei flutti più spaventosi; oppure spazi immensi e aperti coperti di verde speranza, seguiti a ruota da cunicoli sordidi e paurosi.
Insomma questa è la situazione degli esseri umani: improgrammabile, inesorabile, invincibile, indicibile, indiscutibile ma indispensabile e, farne senza, risulta inaccettabile e impossibile.
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