di Cristina Podestà
In un giorno d’inverno ho visto un albero minacciare le nuvole e una barca insidiare un porto.
In un giorno d’estate ho visto il mare più grande che c’è invadere una spiaggia desolata e una montagna incombere silenziosa e cupa sulla valle sottostante.
Più avanti ho sentito la corsa del fiume in estate, assordante per la violenza del disgelo, e un’altra volta l’impeto dell’uragano ha spezzato alberi e cuori. Come può la natura perfetta essere tanto terribile?
Ma forse è l’uomo l’essere che non ha capito nulla dell’imponenza e forza della natura, nella sua perfezione e restano solo passaggi di tempo e di vita, attraverso quei fiumi, quelle nuvole, il disgelo e l’uragano. Restano a ricordarci che il tempo e la natura decidono, indipendentemente da noi.
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