di Cristina Podestà
(Commento a Angelo Perrone, La stagione Meloni, 10/10/2022)
La veritiera meravigliosa riflessione suggerisce una analisi ancora più complessa e dettagliata sulla terribile condizione in cui attualmente versa l'Italia ed esprime, con parole sagge e competenti, il disastro politico. Serve solo un poco di buon senso per capire che siamo proprio finiti nella brace.
La qualità dei protagonisti politici italiani è molto bassa, forse mai stata come adesso, basti pensare a quella sinistra "malpensante" che ha proposto e resa attuabile la legge elettorale. Il balzo indietro nel tempo è sotto gli occhi di tutti, lo si comprende bene ascoltando gli argomenti trattati.
Destra e sinistra sono solo nomi vuoti, ben lontani da ciò che storicamente hanno rappresentato. E tra loro si posizionano coloro che criticano in modo sterile, una sorta di ignavi che vigliaccamente non danno il proprio contributo, ma si astengono e fanno politica al bar. Queste molte persone non sono nominate né conteggiate da vincitori e vinti, perché non conviene a nessuno.
Il deserto a sinistra è assordante da molti anni, i capi dei partiti hanno preferito consegnare il Paese in mano alla destra populista anziché allearsi tra loro, e ci troviamo un Paese attualmente distrutto e deriso dall'Europa in un simile ritorno allo staterello per-unitario di due secoli fa.
Dove trovare una politica buona, una immagine di democrazia e polis? Perché fregarsene ed essere indifferenti per proprio tornaconto oppure critici senza costruire nulla? Cerchiamo di ragionare e usare l'intelligenza di cui siamo forniti, studiamo la Costituzione. Possiamo ancora, forse, recuperare, possiamo affermare la libertà, lo dobbiamo ai nostri figli.
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