Dissolvenze

di Cristina Podestà

Piano piano tutto sfuma, resta solo il vapore e si rimane in attesa di cose nuove. E del vecchio che si fa? Resiste il ricordo. 

Non il rimpianto, deve rimanere il ricordo di ciò che è stato bello e buono, di quello che ci ha fatto stare bene. Anche le persone passano.

Quante epoche si vivono! Amici di adolescenza o di gioventù, di epoche passate care al cuore, conoscenti che si ritrovano nelle foto e dei quali ci sfugge perfino il nome, compagni di scuola persi e ritrovati, oppure persi per sempre.

Colleghi dei primi anni di lavoro, amici dei tuoi figli piccoli, insegnanti e genitori con cui abbiamo condiviso moltissimo tempo. 

A un certo punto sfumano, svaniscono dalla nostra coscienza, e viviamo solo nel presente. Ma tutta questa gente è passata nelle nostre vite, impegnandole per qualche momento, condividendo situazioni interessanti o noiose, introducendosi nelle nostre esistenze. 

Una traccia resta presente di ciascuno e, a volte, torna a galla: un profumo o una canzone? Basta davvero poco. Che però, forse, poco non è. Se torna non si è dissolta, magari per la coscienza è silente e muta, ma non trascolora.