di Marina Zinzani
Siamo disabituati alla cortesia, pensa Setsuko. Quella persona mi ha ferito, alzando la voce e aggredendomi senza un reale motivo.
Un uomo in un negozio che ha pensato che io volessi passargli davanti, ma non l’avevo visto.
Il medico che usa parole di routine per lui, a suo modo terribili, che mi inquietano non poco.
La cortesia è un passo indietro, è il timore di ferire l’altro, è il non essere invadente, il non giudicare.
La cortesia e la gentilezza, che girano intrecciati e in armonia, come un mazzo di fiori raccolti, di timide margherite.
L’acqua scorre, il fiume porta via le impurità.
Dimenticare chi ha dimenticato che la gentilezza è una carezza all’anima dell’altro, è l’augurargli una buona giornata, una felice giornata, del bene attraverso il dono di un sorriso e di una parola.
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