(Angelo Perrone) La tutela delle vittime di violenza sessuale? Carlo Nordio, ministro della Giustizia, è perentorio: «È la vittima che deve trovare un rifugio».
Infatti, «il braccialetto è incompatibile con i mezzi di trasporto delle persone». Rimedi? «Dobbiamo dare l’allerta alla vittima affinché sia in grado di trovare forme di autodifesa».
Ecco la soluzione: il fai da te, corri, nasconditi, spera in meglio. Il braccialetto elettronico diventa un dispositivo “multifunzione”. Da oggi indica alla vittima la via di fuga. Anche strade campestri, purché illuminate.
La lista dei rifugi? Solo da scegliere. Per esempio, «Chiese e farmacie», testuale. Si sa, ogni farmacia è dotata di sistemi anti-intrusione e personale addestrato in arti marziali per respingere gli aggressori. Quanto alle chiese sono praticamente perfette, perché sicuramente chi minaccia una donna avrà una crisi mistica varcando la soglia e rinuncerà ai suoi propositi nefasti. In più, gratis, è prevista anche la colonna sonora di accompagnamento, con effetto slow-motion.
In linea con l’approccio fai-da-te alla sicurezza personale, sono allo studio altri supporti per la fuga, come kit da campeggio, e corsi gratuiti di tecniche di sopravvivenza.
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