Fessure per ritrovare la vita
di Cristina Podestà
Hai pensato di spegnere il sole, il sorriso, il tuo sonno. Hai creduto di chiudere la porta dell’anima, la bocca e il tuo sorriso. Hai cercato un isolamento forzato e duraturo, brutto e sporco di notti malate e di paure incognite.
Hai tentato di lasciare tutto e tutti per vivere in un luogo malsano e sepolto, striato di nero e blu, giocato su pareti invisibili che tu crearvi a bella posta.
Hai chiuso il cuore alla bellezza, alla gioia e al bene, lasciandoti cadere senza un domani, senza Dio e senza nulla in cui sperare.
Poi è arrivato il giorno migliore, una luce più forte del nero che ti circondava, ti ha ferito gli occhi quel poco di luce e ha aperto uno squarcio nei tuoi cupi pensieri.
Così, pian piano, a poco a poco, quasi inconsapevolmente, hai aperto nuove fessure e hai fatto spazio alla vita.
Come è stato ancora non lo sai, ma ciò che importa è che sei tornata tra i tuoi simili, dai tuoi cari. Certo sei diversa ma chi, dopo un simile viaggio, può restare uguale a prima? Bentornata tra noi.
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