martedì 7 settembre 2021

Fuscello

Gli affanni e la solitudine


di Marina Zinzani

La tristezza è causata dall’intelligenza. Più comprendi certe cose e più vorresti non comprenderle. (Charles Bukowski)

Hai capito tante cose da giovane, e tante cose da vecchio, per diventare uno spettatore che sa ridere poco, sempre meno.
Se ne sono andati gli affanni di un tempo, la costruzione della propria vita, i mattoni da mettere uno sopra l’altro, lo studio, il lavoro, la famiglia, hai fatto quello che hanno fatto tanti, per crearti la migliore vita possibile.
Era importante per te non essere solo. Lo sei diventato negli anni, in uno spazio anche piccolo, quando sei fra la gente, anche vicino a tua moglie, hai dentro la solitudine dei poeti, la malinconia degli assenti, il sentirti fuscello, rondine, nuvola, niente, un battito d’ali.
Svanisci ogni giorno, lasciando dietro un pezzo di te, e raccogliendo una ruga in più, una smorfia della bocca che prima non c’era. Sei un viandante libero, che sa poche cose: che in questo preciso momento c’è il sole, e tu sei lì, presente, e devi vivere.

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