di Marina Zinzani
“Essere diventato un uomo più profondo è il privilegio di coloro che hanno sofferto.” (Oscar Wilde)
Quanti viaggi che si compiono, per mete non programmate. Quanti volti si conoscono, che mai si sarebbe pensato di conoscere. Quante finestre si sono aperte, quante porte si sono chiuse, quanto rammarico, amarezza, rassegnazione.
Il ciclope può essere anche debole, la casa più bella può nascondere insidie e degrado nascosto, perfino il canto dell’usignolo può fare sentire disagio.
In questi viaggi, da soli o con accompagnatori, si apprezza alla fine qualcosa. Il sole del mattino, l’aria fresca e una giornata lunga da scrivere, inventarsi, apprezzare, la vita come una goccia di rugiada in cui c’è la magnificenza del creato nella sua piccolezza, e tutto questo è stato possibile spesso attraverso la bacchetta magica di un mago, che è apparso in quel momento crudele.
Respira, e prendila tutta la vita che ti appartiene, anche con il dolore, la puoi vivere anzi pienamente perché hai conosciuto il dolore.
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