sabato 28 maggio 2022

Kokedama, perla di muschio

L’arte crea bellezza


di Laura Maria Di Forti

Il kokedama è una pianta senza vaso. Come può essere? È forse una magia, un artificio miracoloso o una semplice invenzione fornita dall’ultimo film di fantascienza?
Niente di tutto questo: il kokedama è solo lo stratagemma usato sin dal diciassettesimo secolo in Giappone dalle persone povere.
Esse desideravano avere piante ma che non potevano permettersi l’acquisto di vasi, un tempo molto costosi.
Ecco, allora, l’astuzia semplice ma ingegnosa che li ha portati a ricoprire le radici delle piante con un pugno di terra e poi uno strato di muschio, dando poi al tutto una forma perfettamente sferica, molto simile a una perla. E, infatti, kokedama significa perla di muschio.
La terra viene arrotolata nel muschio fino a formare una sfera perfetta e, dentro, insieme eventualmente ad un poco di argilla, viene messa una piccola pianta. Il tutto, poi, viene appeso con un filo da pesca trasparente al soffitto o ad una trave ed esposta alla luce. L’effetto è bellissimo, soprattutto se davanti ad una finestra.
Quest’arte giapponese sta diffondendosi ultimamente anche in Italia, e non è difficile trovare nei negozi o nei ristoranti, soprattutto nelle città del nord, composizioni aeree di piante verdi o con fiori, che creano un’atmosfera sognante e comunque in sintonia con l’attenzione per il verde.
Così, nelle vie piene di traffico e nei negozi ricchi di merci, il verde creato da queste piante che sembrano volare nel cielo, dona all’occhio l’impressione di stare in mezzo ad una foresta, forse un poco magica, forse solo sognante.

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