di Giovanna
Vannini
“Il finale ci spetta di diritto”. Non se ne
andarono ma gli voltarono le spalle. Lui tacque, non
replicò, non assunse espressione. Più forte, più potente lui, tutti lo
sapevano, e non c’era necessità di rammentarlo, soprattutto a loro. Ci sono
scene, finali, che nel tempo ritornano, quasi allo stesso modo, un copione
riportato a memoria per infinite repliche.
Il cielo strizzò l’occhio alle nuvole e al sole,
badando bene che l’une e l’altro non si accorgessero di averli usato la
medesima creanza. Poi alzando lo sguardo a se stesso, si sorrise. Chiuse il
sipario sui gialli, lo aprì sui grigi. Il mare dette un’increspata più
vigorosa, giusto per dire che aveva capito…
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