di Marina Zinzani
Le ombre
le visioni del passato
immagini rarefatte
il girovagare inutile
le porte a cui si è bussato
inutilmente
ci sono tanti oggetti dimenticati
oggetti smarriti
sentimenti smarriti
si è perduta la grazia
la gentilezza
il sonno ristoratore
la cucina e il piacere della tavola
una risata improvvisa
le mani si sono chiuse
e anche il cuore
più diffidente
eccome se diffidente
si è perduto un progetto
si va piano ora con i progetti
molto piano
si traballa, si va cauti,
si deve fare i conti
con qualcosa di misterioso
si è perduto tanto
smarrito non si sa dove
in un luogo che sembra felice, al ricordo
l’essere spogli ora
e anche a terra, rinchiusi, avviliti, impauriti
arrabbiati
si evoca una luce
una magica luce
per far riapparire
le cose perdute.
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