di Giorgia Deidda
Eravamo sul pontile,
tra il viottolo ed il lungosenna.
La scarpata era ripida.
C'era una vecchia casa in rovina,
che dava direttamente sull'acqua.
Esalava un sentore di alito soffocante
e tra nave e nave
si moveva appena
E da lì si sentiva una musica
che pareva la voce mia
quando ti sussurravo all'orecchio.
Il tramonto era finito;
porsi l'orecchio al mite lamento del merlo -
dovevamo andare.
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