di Cristina Podestà
Il momento più critico della giornata è la sera. Gonfi di nostalgia, si regredisce allo stato infantile, inermi, indifesi, con la delusione della quotidianità, con i conflitti ansiosi che hanno segnato il giorno.
Le abitudini, che sono anche fonte di sicurezza, portano spesso tuttavia all’alienazione dell’io, e la realtà con le sue problematiche sfinisce.
Ma dura poco tempo. Mano a mano che ci si inoltra verso la notte, tutto si calma e la quiete porta riposo alle membra, riappacifica ognuno con sé, la polvere dei ricordi viene spazzata via e il sonno ristoratore fa affiorare il sorriso sui volti stanchi e rugosi.
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