di Liana Monti
Brutto è chiudere quella porta
E rimanere in casa da sola
E non avere più nemmeno la forza né la voglia
Per andare in cucina a bere un bicchiere d’acqua.
“non so chi tu sia, ma di certo quella non sono io”
Occhi gonfi, capelli spettinati,
meglio che io smetta di guardarlo.
Brutto è quell’abito ormai sfinito
E quelle scarpe ormai consumate
A percorrere chilometri
Lungo strade senza meta.
Brutto parlare alle persone
Che nemmeno stanno ad ascoltare
Raccontando le mie cose importanti
Di cui a loro non interessa nulla.
Brutto fare da sola le cose
Che mi piacciono davvero
Perché a loro non importano
Ma a me arricchiscono.
Brutto scrivere i miei pensieri
Ogni santo giorno
Perché non c’è amico più vero
Del mio stesso pensiero.
Brutto sarebbe non avere capito
Quanto tutto questo in realtà non è poi così brutto.
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