La festa di Natale, con l’arrivo dei regali, insegna che l’amore è sempre incondizionato e gratuito
(Angelo Perrone) In questo tempo di preoccupazione, Natale è una magia, come la storia di quel vecchio barbuto che viene da lontano per la gioia dei bambini. Non una faccenda da creduloni, roba da ingenui un po’ ritardati, un inganno da confinare nell’infanzia.
Il lungo viaggio dell’omone vestito di rosso, come tante altre cose dell’infanzia, rappresenta il lato magico della vita, che permette di affrontare le situazioni che ci circondano, troppo complesse o dolorose per spiegazioni razionali. Mette in moto fantasia e creatività, per dare senso a ciò che accade.
Attiva la crescita dell’individuo al confine tra realtà e fantasia, con una proiezione di sé entro ruoli immaginari: la finzione di trasformarsi in altro serve a interpretarne le gesta, a capirle.
Questo territorio mentale sviluppa le capacità emotive e rende adulti. Si impara nello stesso istante ad usare gli strumenti razionali. Il pensiero magico è parallelo a quello critico. È davvero strano questo tizio che, a bordo di una slitta, riesce in una notte sola a raggiungere così tanti bambini e a portare infiniti regali a tutti: come è mai possibile? Sono le basi del ragionamento.
In una società che alimenta velocità ed esige rapidità, Natale si colloca in un altro contesto. Rimanda ad un tempo di attesa e pazienza, e insegna che occorre saper aspettare affinché il sogno, qualunque desiderio, si compia.
Il tempo è importante per essere felici. È utile a sedimentare il dolore, a capire le cose, a trovare il vento favorevole al viaggio. Natale esiste sempre anche per gli adulti.
Scoprire la “verità” sullo strano personaggio – che introduce al mistero della nascita che ha cambiato il mondo - non è motivo di delusione perché indica una conquista. Quella figura è molto più di un personaggio immaginario, addirittura un’idea viva. Un pensiero di generosità, di amore disinteressato, quello che nulla chiede in cambio e non esige alcuna valutazione di meriti, torti ed errori. Babbo Natale esiste da bambini, continua a vivere da adulti.
È il Natale in verità, con quella “nascita” del 25 dicembre, che mostra ai bambini quanto sono desiderati ed amati incondizionatamente, e ricorda ai grandi che è importante esserlo sempre nella vita.
Natale esiste. È l'attesa di cose buone, di anni migliori, di persone più felici. Natale è gioia per grandi e bambini;"l'uomo vestito di rosso" ci ricorda ciò che eravamo, curiosi ma pazienti in una attesa del buono e del bello che la vita ci doveva portare e che, ancora, con trepida gioia, aspettiamo.
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