venerdì 10 dicembre 2021

Il tempo di Confucio

Pillole di saggezza


di Marina Zinzani

“E’ meglio accendere una piccola candela che maledire l’oscurità.” (Confucio)
La saggezza di Confucio si esprime in un tema sempre attuale, l’oscurità, quella quotidiana, o causata da uno o più eventi che fanno apparire la propria situazione come una prigione, da cui non si riesce ad uscire.
L’oscurità che è la sorte avversa, o il senso di essere vittime, o l’abbandono all’apatia di giorni sempre uguali dove non accade nulla di particolare, gli attori sono sempre gli stessi, gli scenari anche. Si guarda al domani con disincanto, in una sorta di opacità, come se i vetri fossero perennemente appannati e non si riesce a vedere cosa c’è là fuori.
C’è un’altra frase di Confucio che merita attenzione:
“Un leone mi ha costretto a ripararmi su un albero, così ho potuto apprezzare molto la vista dall’alto.”
Si potrebbe trovare un filo conduttore fra questi due pensieri, la situazione avversa, rappresentata dall’oscurità, può nascondere una possibilità imprevista, il cambio di prospettiva può far ritrovare un senso alla propria esistenza e accendere quella candela che mancava.
È quello che accade quando si incontra una malattia importante, e si ha presente, con una durezza spesso inaudita, che il tempo concesso è qualcosa di limitato. È quello che accade anche quando ci si allontana da una realtà non più appagante, e ci si accorge che si può venire apprezzati da qualcun altro, che ci sono altre persone che possono accendere interessi, sensazioni positive.
È quello che accade quando si tocca la disperazione e si deve scegliere se annegare o risalire a galla, in un drammatico confronto con sé stessi.
“Se cerchi una mano che ti aiuti nel momento del bisogno, la trovi alla fine del tuo braccio.”
Anche questo pensiero di Confucio parla di quella fiammella che è da qualche parte, non lontana, va ricercata nella volontà di dare un senso diverso ai propri giorni.

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