di Marina Zinzani
“Ho imparato che un amore rifiutato non si perde ma torna intatto a colui che voleva donarlo.” (Confucio)
L’idea che un amore rifiutato torni indietro, che non si perda nell’amarezza, che non evapori come un profumo nell’aria, è un’idea legata alla poesia e alla sofferenza. Il rifiuto è doloroso, scalfisce l’entusiasmo, modera la passione, uccide la passione, è il cammino a piedi nudi degli innamorati, piedi che incontrano ciottoli appuntiti.
La visione di Confucio non è di dispersione, di sconfitta, il suo é un pensiero di conservazione. Il far tornare tutto quel bene dentro di sé, nella propria casa, interiorità, e conservarlo.
Un giorno si incontrerà qualcuno che accetterà questo dono, che ne sarà lusingato. Amore, amicizia, relazioni umane: il calore che uno dà all’altro ha un valore misterioso, pochi lo conoscono veramente, molti lo calpestano. Conservare la propria integrità in attesa di tempi migliori è cosa essenziale, chiedere le finestre, le porte, non far passare più niente. La sconfitta è il credere che il bene svanisca. Va conservato invece, almeno per fare del bene a sé stessi.
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