Noia: Lame di luce e notturni silenziosi
(Giorgia Deidda) ▪️A mezzanotte l’aria riverberava /
in spiragli e lame sottili dalla finestra; /
in spiragli e lame sottili dalla finestra; /
io me ne stavo quatta sul letto ad aspettare /
che il soffitto si muovesse e /
mi rendesse immagini interessanti. /
Ma tutto continuava a rimanere imballato /
E cieco come un sacco d’aria, senza movenze / alcune, /
né colpi di scena /
che mi potessero smuovere dalla condizione / imperturbabile /
in cui versavo. /
La noia non è che petrolio che si appiccica alla / pelle, /
non è che /
liquido viscoso che tira giù nei meandri della terra /
e tu non puoi liberarti, rimani /
incollata al suolo senza possibilità di divincolartene /
risucchiata delle speranze, bianca, asettica.
che il soffitto si muovesse e /
mi rendesse immagini interessanti. /
Ma tutto continuava a rimanere imballato /
E cieco come un sacco d’aria, senza movenze / alcune, /
né colpi di scena /
che mi potessero smuovere dalla condizione / imperturbabile /
in cui versavo. /
La noia non è che petrolio che si appiccica alla / pelle, /
non è che /
liquido viscoso che tira giù nei meandri della terra /
e tu non puoi liberarti, rimani /
incollata al suolo senza possibilità di divincolartene /
risucchiata delle speranze, bianca, asettica.

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