Tramontata
una concezione autoritaria, è rimasto un vuoto difficile da colmare. Il futuro
possibile: ripensare il ruolo della paternità
di
Marina Zinzani
Il
padre dissolto, l'evaporazione del padre, l'abdicazione del padre: quanti
termini per spiegare il misterioso processo, forse partito dal '68, che ha
cambiato la natura genitoriale e le relazioni affettive.
Non
si rimpiange il padre autoritario del passato, ma i muri crollati sembrano
sostituiti da materiali più scarsi, che si piegano al vento, alle intemperie, e
non riparano abbastanza.
Anche
se il concetto arcaico del padre è difficile da superare, rinnegarlo significa
non affrontare il proprio passato, la propria origine, che è la matrice in
parte di ciò che si è diventati.
Ha
qualcosa di malinconico lo spaesamento attuale di questa figura: non si vedono
altre guide, sagge, stabili, forti, e nessuna casa ha mattoni robusti per le
insidie di oggi.
Spera
che tutto vada bene, il padre, cercando dialoghi con i figli, tentativi
difficili, abbozzando un'amicizia, un ritornare giovane per parlare ai giovani.
La
malinconia ha la consapevolezza dei tanti palazzi crollati. Ci si ripara,
insieme, alla meglio.
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