Fili invisibili riportano al ricordo della madre
di Maria
Cristina Capitoni
Senza invito entrasti
nelle mani fili invisibili
a collegarti al cielo
e sul viso la mia speranza
quella di vederti così
per molto tempo ancora
la musica era quella
ma stavolta insuperata
non ci fu bisogno di chiedere
di chiederti se ti piaceva
entrasti d'improvviso
a disegnar per sempre
quell'impavido sorriso
nell'immagine che ho di te
emergente dalle rughe del mio viso.
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