La percezione della
durata del tempo è molto soggettiva: perché? I fattori che contano
di
Paolo Brondi
Perché,
mentre s’invecchia, gli ultimi anni e perfino il singolo giorno sembrano
fuggire con una rapidità sorprendente e gli anni di scuola sembrano durare un
secolo? Una ragione banale e ricorrente fa appello al carattere nuovo e
originale delle esperienze giovanili che rendono piena la vita e fresca la
memoria e alla routine, spesso monotona, dei contenuti d’esperienza, man mano
che il tempo passa.
Si
potrebbe anche ricorrere ad una semplice legge psichica (cfr. W.James The principles of Psychology, Harvard
University Press, 1983) utile a spiegare il fenomeno: la lunghezza apparente di
un’epoca sarebbe inversamente proporzionale alla lunghezza totale della vita.
Ne
deriva che per un ragazzo di anni 10 un anno equivale ad 1/10 di vita; invece,
per un uomo di 50 anni, un anno conterrebbe 1/50 della sua vita …e così via.
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