“Pazzi d’amore”: pensiamo a uno stato di grazia, follia,
esaltazione, che ci proietta in un mondo irreale. Però l'amore rimane un mistero
di Laura Maria Di Forti
Che l’amore
sia tutto, è tutto ciò che sappiamo dell’amore. Aveva ragione
Emily Dickinson. L’amore è
passione, l’amore è meraviglia ed è nutrimento, del corpo e dell’anima. Ma, forse, soprattutto è mistero.
Come nasce, di cosa si nutre e come
prospera nel nostro cuore fino a portarci in alto, in un paradiso fatto di
carezze e di baci che leniscono la nostra solitudine? Non lo sappiamo. Basta un gesto, un sorriso, anche solo
uno sguardo.
Basta un cenno, una parola o la promessa
di rimanere al nostro fianco. Per sempre. Siamo esseri fragili, siamo in balia delle nostre emozioni,
bisognosi di un abbraccio che ci avvolga l’anima. Si dice pazzi
d’amore.
Proprio così, perché non è forse
irragionevole lasciarsi suggestionare e credere che non esista altri sulla
faccia della terra se non lui o lei, veramente degni della nostra
incondizionata fedeltà? Non è ancora
pazzia fare promesse di resa totale e lasciare cadere ogni nostra difesa? Oh sì, certo, è pura follia.
Siamo stati tutti, almeno una volta nella
vita, tanto imprudenti da cadere nella spira dell’amore! E perché mai non dovremmo essere
sconsiderati, stolti e temerari nel donarci incondizionatamente? La posta in gioco è la nostra felicità,
d'altronde!
E questa pazzia è così
dolce, pura, amabile, è una sensazione tanto soave che sa di armonia e di
festa, di pan di zucchero e di castagne scoppiettanti al fuoco.
Se fuori è freddo, l’amore ci scalda il
cuore. Se abbiamo fame, l’amore sazia ogni
nostro appetito. Se c’è il
silenzio, allora l’amore urla il proprio desiderio. Mistero. Nulla è imperscrutabile come
l’amore. Non lo sappiamo descrivere, né possiamo capire le motivazioni che ci
portano a volteggiare nell’aria invece di camminare o ci fanno cantare invece
di parlare.
È vero. Non sappiamo nulla dell’amore se
non che amiamo. E amiamo come degli sciocchi, ingenui e semplici esseri,
candidi, talvolta sprovveduti, con avventatezza, senza riflettere, ma con
precipitazione come se non ci fosse altro di così prezioso, come se non
esistesse sentimento più nobile, come se nulla importasse, nella vita, che il
palpito del nostro cuore.
Nessun commento:
Posta un commento