La scrittura dà sollievo
al lettore, ma anche i personaggi trovano conforto nella
penna degli scrittori
di Marina Zinzani
(Commento a Lo
scrittore, PL, 12/9/19)
Il poeta grida il suo
dolore
non c’è nessuno
solo parole opportune
dagli altri
non vuole parole
opportune il poeta
non le vuole
l’anima non trova pace
nella sua
irrequietezza
il tempo gli sembra
ostile
anche in mezzo agli
altri
le strade sono chiuse
le consolazioni non
consolano
il ritiro nella sua
soffitta
polverosa e piena di
ricordi
con una finestra che
dà su un lago
con ninfee e alberi
antichi
compagni che arrivano
uno ad uno
sottovoce iniziano a
parlare
chiude gli occhi il
poeta
ci sono altri mondi là
fuori, da qualche parte
è un attimo
quanto tempo è
passato?
accende la luce
non c’è più nessuno
se ne sono andati i
suoi compagni
è rimasto uno scritto
l’hanno suggerito loro,
forse
svaniti, non ricorda
più le sembianze
solo evanescenza,
parole
conforto.
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