Una figlia alle prese con i consigli della madre: le paure, e il
difficile discernimento di fronte alla realtà
di Paolo Brondi
Luisa viveva la conclusione dell’adolescenza e l’inizio della giovinezza. Sua
madre la tempestava di consigli, pregni di paura, che, elaborati ingenuamente
dalla figlia, avevano inibito il suo primo e vero innamoramento. Se le
informazioni venivano dalla madre, che Luisa amava e rispettava, dovevano
essere vere.
Era vero che tutti i maschi pensavano solo a quella cosa lì e allora bisognava sfuggire prima di risultare incinta. Era un ragionamento semplice e primitivo quello della madre, ma per Luisa assai persuasivo. Tutto era ridotto all’aspetto fisico e ciò aveva rilevanza su tutto il resto.
Era vero che tutti i maschi pensavano solo a quella cosa lì e allora bisognava sfuggire prima di risultare incinta. Era un ragionamento semplice e primitivo quello della madre, ma per Luisa assai persuasivo. Tutto era ridotto all’aspetto fisico e ciò aveva rilevanza su tutto il resto.
Quando incontrava il suo ragazzo, si vergognava di confessargli questo suo
timore, preferendo infine mentirgli. Aveva bisogno di tempo per sciogliere la
pesante ombra sui suoi processi mentali, dovuta a stereotipi, schematismi, scorciatoie
e semplificazioni, per cedere infine all’amore che pure continuava ad avere un
effetto potente su lei.
Fu il passaggio dal ginnasio al liceo e l’incontro con la filosofia di
Eraclito che le dischiuse un orizzonte insperato. Imparò a capire che le parole
della madre portavano una verità colma di simboli dove difficile diventava
separare, su piani distinti, lode e biasimo, persuasione e inganno, luce e
serenità, memoria e oblio. Insomma, Luisa era cresciuta in una prevalente dimensione
mitica.
Ora veniva a conoscere, grazie ad ottimi maestri, che il mito era
assimilato alle favole, raccontate dalle nutrici per distrarre o spaventare i
bambini, ma aveva anche un valore di propedeutica al vero. Sentiva che questo
era il suo compito: riuscire a superare le suggestive parole della madre che
avevano provocato imitazione, partecipazione emotiva e drammaticità, per
tendere alla verità con esercizio di analisi rigorose e intelligenza critica.
Questa era la fase già avviata e matura in cui avvenne il nuovo incontro con il
suo amore, che le disse “avevo paura di legarmi troppo con te, ma ora non più”,
e che le aprì un nuovo dilemma interiore, un nuovo nodo da sciogliere.
Nodi da sciogliere
RispondiEliminaOstacoli da superare
Spesso con la forza della ragione e del coraggio
Che si trovano dentro di noi
E che a volte non vediamo.
Grazie da Liana