Il momento del nuovo
incontro: i gesti, i profumi, quel sentirsi proiettati altrove
di Laura Maria Di Forti
All’alba
ci incontreremo. Vedrò all’orizzonte la tua carrozza, i cavalli che galoppano
verso di me, le ruote dondolanti nella corsa per arrivare alla meta. Scenderai,
la tua lunga gonna alzata svelerà la caviglia e la borchia dorata della tua
scarpina, la piuma del cappello ondeggerà al vento fresco del mattino e il tuo
sorriso mi apparirà come un lungo respiro dopo l’agonia dell’attesa.
All’alba
ci incontreremo. Ti prenderò la mano, piccola e leggera dentro la mia, ti
cingerò la vita, sottile e tenera, e un lungo brivido sentirò percorrere le
spalle, il cuore palpiterà di gioia, la sensazione di essere fuori da ogni pena
invaderà la mia anima. Finalmente insieme, dopo lunghi, estenuanti giorni
trascorsi in solitudine, misera condizione di chi conosce l’armonia della
condivisione che viene negata per crudeltà o mancato discernimento.
All’alba
ci incontreremo, sarà un’esplosione di sussurri, di bisbigli e di sguardi. Sarà
una grandinata di carezze, di piacere e di baci. Visiteremo le nostre anime, le
scopriremo uguali, palpitanti dello stesso ardore e del medesimo amore. Uniremo
i nostri cuori in un unico e immenso fuoco che accudiremo insieme e fonderemo i
nostri corpi in un lungo desiderio.
All’alba
ci incontreremo.
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