(Introduzione a Laura Maria Di Forti). L'amore più vero e passionale può scontrarsi con l'insormontabile muro della diversità di carattere? Questa lettera d'addio di Laura Maria Di Forti svela il conflitto tra l'ego narcisista e la forza di un sentimento immenso. Un addio straziante, dettato dalla consapevolezza che due "parallele non si incontreranno mai", ma necessario per garantire la felicità altrui. Leggi la riflessione sul dolore della separazione e il coraggio di farsi fantasma.
(Laura Maria Di Forti - LETTERA) ▪️
Caro amore mio,
ti dico addio, addio per sempre. Lo so, sono stata superba, egocentrica, mi sono rivelata una sciocca narcisista, una donna insensata, forse troppo pretenziosa, all’apparenza persino superficiale.
Ma io ti ho amato. E l’amore, quello vero, immenso, romantico e senza limiti, senza raziocinio, l’amore puro e fruttuoso di passioni, questo amore che io sento dentro di me e per te solo, mi aiuterà a sconfiggere l’ego che alberga solitario dentro di me, impaurito dal tuo arrivo, geloso della tua personalità, diffidente di ogni cosa che da te proviene.
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La sciocca narcisista e l'amore vero
Ti dico addio, un addio straziante, lacerante di carni e di sofferenze, pregno di pentimento e di rimpianti. Sparisco dal tuo presente, ti lascerò donandoti l’inconsapevolezza della mia presenza, mi relegherò nella dimenticanza per non farti soffrire, resterò lontana nella sicurezza che la tua felicità dipende dalla mia invisibilità. E allora diventerò fantasma, aleggerò leggera dietro di te e forse, di tanto in tanto, ti rammenterai del mio sorriso, della luce dei miei occhi, il palpito del mio cuore.
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Sparire per non far soffrire
Ma io non ci sarò. Troppo diversi noi due, troppo in antitesi, siamo due parallele che non si incontreranno mai. Che grave danno per le nostre menti sopraffine, per il desiderio dei nostri corpi, per i bisogni delle nostre anime! Siamo fragili creature, ognuno a suo modo. Insieme, siamo riusciti solo a farci del male.
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Troppo diversi, anime in antitesi
Ho le mie ragioni anch’io, un attenuante alla mia colpa. Avrei avuto bisogno di un sostegno, di un alleato premuroso, anche solo di una risata forte e fresca, di una mano vigorosa e al contempo curativa. Ho ricevuto giudizi amari, mi sono sentita osservata, vagliata e ritenuta colpevole. Ma io sono soltanto io, una nuvola che di tanto in tanto fa piovere, la corteccia rugosa di un albero, la farfalla che vola via e la luna che si assottiglia e poi riprende a crescere.
Vivo di sensazioni, ho la sensibilità di un’artista, la leggerezza di una ballerina e la studiata consapevolezza di un’attrice sul palcoscenico della vita. E tutto ciò non è facile da gestire, me ne rendo conto.
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L'attenuante della colpa e la fragilità
E quindi addio. Ci saranno altri amori, per te e per me. Ci saranno altri baci, carezze, altre voci ci racconteranno parole appassionate, scopriremo altri corpi, culleremo altri sogni nei nostri cuori.
Nulla è per sempre, vero. Ma talvolta, nel buio della notte fonda e nera, nel silenzio fecondo di immagini sognanti, allora e solo allora, io penserò a te, a me, a noi due insieme, felici, sorridenti, appagati.
Illusioni che vagano, sogni di notti insonni, chimere fluttuanti nell’aria e sospiri.
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L'ultimo addio e le illusioni nascoste
Addio, amore mio. Per sempre, addio.

Bellissima.
RispondiEliminaIo credo che l'Amore vero, se è vero, non puo' morire. E quindi esiste, indipendentemente dalle nostre azioni.
Grazie Liana