Appunti di viaggio
di Vespina Fortuna
Ti
offre piscine di acqua termale, ti fa entrare al Parlamento come se si
trattasse del salotto buono della nonna, da rispettare e da godere al tempo
stesso. Ti apre le porte del palazzo dell'Opera e ti guarda attenta e sorniona
da un ponte o da un campanile multicolore.
E'
una città fiera e orgogliosa che si fa ammirare e amare, che profuma di spezie
orientali, di limone e di gelsomino. La mescolanza di culture ne fa una
capitale multietnica dove il cibo è vario e spazia dal dolce della
pasticceria austriaca al piccante dei salumi rossi di paprika tipicamente
turchi.
E
questa mescolanza è la sua forza, l'aver saputo apprendere il meglio di ogni
Paese che l'ha sottomessa e allora resti estasiato dalla capacità di annodare
tappeti giganteschi a quella della precisione degli orari dei mezzi pubblici,
dalla pulizia accurata dei viali alla bellezza delle statue a grandezza
naturale che trovi camminando per la strada o sedute su una semplice panchina.
foto vf |
Tutto
è bellezza. Persino la quantità di scarpe di bronzo scolpite sulla banchina a
ricordare le migliaia di ebrei uccisi dai nazisti è naturale e semplice, senza
esaltazione o odio, è una commemorazione o meglio, un dato di fatto. Ci si
distacca da Budapest con grande rammarico e la consapevolezza che ci si
ritornerà a breve.
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