di Marina Zinzani
(Il lavoro perduto: lo smarrimento della propria
identità, la presenza degli affetti)
Non c'è niente che possa offrirti, solo
le mie mani nude, i miei abiti consumati, i miei sogni infranti. Avrebbe voluto
dire questo alla moglie, perdere il lavoro è lacerazione, paura, amarezza. E'
il silenzio dentro, è il futuro che diventa oscurità, tormento. Avrebbe voluto
dire questo alla moglie, ma non lo fece.
Si sedette a tavola e mangiò il semplice piatto che lei gli aveva preparato, piatto cucinato con cura, caldo, come se quel caldo potesse riscaldarlo, amore in una forma misteriosa, infinita.
Si sedette a tavola e mangiò il semplice piatto che lei gli aveva preparato, piatto cucinato con cura, caldo, come se quel caldo potesse riscaldarlo, amore in una forma misteriosa, infinita.
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