L’epilogo di una
straordinaria carriera, dietro un amore impossibile
di Marina Zinzani
Quarant’anni
dopo la sua morte, avvenuta il 16 settembre 1977 a Parigi, si ricorda Maria
Callas. Della sua carriera non si può aggiungere molto, era salita sui palchi
di tutto il mondo riscuotendo applausi, un successo continuo.
La
Maria Callas donna si era perduta dietro l’amore difficile con Aristotele
Onassis. Famosa la frase di lui “Sei solo una che ha un fischietto in gola”:
frase per deprezzare, per denigrare la cantante che sapeva commuovere con la
sua voce.
La
china fu discendente, dopo quella relazione per cui aveva lasciato il marito.
Marito che tanta parte aveva avuto nella sua carriera, e che l’aveva veramente amata.
Ha
qualcosa di tristemente attuale la sua storia: perdersi dietro un uomo che
scompone la personalità di una donna, che la fa sentire poco o nulla, fino a
farle perdere la propria stima, e ridursi miseramente ad elemosinare un affetto
impossibile.
Sola
è morta, nella sua casa di Parigi, in un crepuscolo esistenziale che aveva
coinvolto la carriera. La perdita dell’amore per se stessi, il non riconoscere
sempre e comunque il proprio valore, al di là di ciò che pensano gli altri, può
portare in posti chiusi e solitari. Poi rimangono solo i ricordi e la
sofferenza.
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