Non una rassegna di
opere, ma uno spettacolo che riprende e
rielabora a modo suo, con la magia del digitale, i temi dei tre
pittori. Esso stesso una forma insolita d’arte
(ap) Le pareti, le vetrate,
il pavimento: tutto l’ambiente degli Arsenali repubblicani, a Pisa, è lo
scenario surreale di una mostra dedicata ad artisti del Cinquecento, Bosch, Brueghel, Arcimboldo, in corso
sino a maggio di quest’anno.
Non una rassegna delle opere di ciascuno, né una
semplice proiezione su schermo e sulle pareti dei loro lavori, ma uno
spettacolo inedito che combina immagini e musiche, sapientemente mescolate, per
regalare allo spettatore una totale immersione nell’atmosfera magica del secolo
e degli artisti. Una dimostrazione di magia tecnologica.
I principali temi trattati da loro (come il “Giardino
delle delizie” e “L’ascesa all’Empireo” di Bosch, “La caduta dell’uomo” o il “Paesaggio
fluviale” di Brueghel, “La primavera” e “Le quattro stagioni in una
testa” di Arcimboldo), sono tutti ripresi qui per dare corpo ad una
rappresentazione costruita con giochi tecnologici raffinati.
Non c’è tempo tra la breve
presentazione di ciascun artista all’ingresso della mostra e l’evento costruito
nella grande sala adiacente, in cui si è trascinati totalmente in una
dimensione che prescinde dalla singolarità di ciascun artista e ne offre una
visione rielaborata, e mescolata a quella degli altri. Una sofisticata
miscellanea di tematiche pittoriche, che ha tutte le caratteristiche di un
lavoro altro rispetto a quelli da cui trae origine, in pratica una sorta di
opera nuova.
Ci si allontana dalla
specificità dei contenuti pittorici di ogni artista in questa globalità di
visione, ma solo per un momento. Poi accade che proprio il dettaglio, il particolare
minuto dei quadri dell’uno o dell’altro, riemerga all’improvviso, e ne sia
fortemente esaltato, in combinazione con altri elementi. Le allucinazioni di
Bosch, i fiori e la frutta di Brueghel, le facce di Arcimboldo. Un gioco di
contrastanti alternanze. Tra il generale, amplificato dall’ampiezza degli
ambienti, e il particolare, sollecitato dal suo ingrandimento; in sostanza: l’insieme
e lo specifico.
Gli Arsenali si popolano di strani personaggi, creature fantastiche, oggetti simbolici, luci e
suoni, tutti dai colori vivi e continuamente cangianti, così da creare
un’atmosfera capace di avvolgere completamente i visitatori e da emozionarlo. Risuonano
musiche suggestive, dai 'Carmina Burana' di Carl Orff a 'Le quattro stagioni'
di Vivaldi fino 'Stairway to Heaven' dei Led Zeppelin.
Una forma inedita di spettacolo che esalta i temi
trattati dagli artisti cinquecenteschi, dalla religione alla astrologia, mettendo
a nudo i lati più segreti dell’uomo, i vizi, le tentazioni, le irriducibili
vanità. In una parola la vita nel suo eterno movimento tra il bene e il male.
E’ un viaggio all’interno di
un mondo fantastico, dai colori sgargianti, dagli improvvisi ribaltamenti di
orizzonti, dal sovvertimento delle regole di prospettiva. Visitare la mostra è
un’esperienza piuttosto che un semplice incremento di conoscenza.
(foto ap)
Visita per interposta persona:stimolazione del desiderio e dell'immaginario.Grazie.
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