La sicurezza pubblica
non sempre si accompagna ad un sistema sociale fondato sull’equità
di Paolo Brondi
La
storia antica è maestra: fatti, vicende e scelte politiche perdurano nei
secoli. Nella Sparta antica furono gli Spartiati ad insegnare che all’odio si
deve l’ordine sociale, e che questo, solo sulla base dell’odio, possa
perdurare. All’interno mantennero l’uguaglianza e quella democrazia necessaria
per quelli che volessero veder assicurata una continua unità di intenti.
All’esterno
c’era la massa che non si preoccupavano di sedurre cui, anzi, riducevano in
schiavitù le anime e vittime i loro corpi. Fra gli Spartani meglio pensanti, si
riteneva non sicura la politica di coabitare con coloro verso i quali venivano commessi
i torti più gravi.
Gli
stessi Spartiati si rendevano conto, con perfetta lucidità, quanto di atroce
facevano subire. Mai ritenevano che potesse essere dimenticato dalle loro
vittime. Occorreva, infatti, ritenere il terrore come condizione normale e
farlo percepire come normalità.
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