La percezione del vuoto, tabù dei giorni di festa
di
Marina Zinzani
Lontane
erano le stagioni, altre immagini di sé apparvero. La sensazione di nostalgia,
il rimpianto, e anche il sottofondo di vuoto di certe situazioni, erano
scenario che si presentava ai suoi occhi.
All’improvviso,
un moto di insofferenza. Il passato come gancio al piede, anche. Come cosa
condizionante. Pagine di un libro e la voglia di staccarsi, di percorsi nuovi.
Riprese
a battere meglio il suo cuore, tante cose l’attendevano, erano intarsi da costruire
ogni giorno.
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