Una moneta, un sorriso: storia di un
barbone. A San Babila, Milano
di Paolo
Brondi
S’accuccia
nella polvere come un cane,
le
ossa spezzate espone al sole
gli
occhi cercano gli occhi
di
chi sfugge il vedere
non
per maledire, ma per ringraziare
grazie
per le monete gettate nel piattino
grazie
per il piede che si affonda
e
ancora per il cenno di saluto
per
quell’abbozzo di sorriso
grazie
perché è un uomo intero
colui
che getta la moneta
e
cammina e saluta a braccia tese
ed
ha moglie e figli e un casa
ed
è felice per gesto che vale
pochi
spiccioli
Molto bella grazie
RispondiEliminaLiana