L’educazione al tempo della globalizzazione e delle
sfide
di Cristina
Podestà
(Commento a Magnificat,
PL, 5/2/2020)
I giovani trasgressivi, provocatori, facce da
schiaffi, corpi violati da tatuaggi e piercing, atteggiamenti scostanti e linguaggi
scurrili, sono le persone più deboli e infelici che esistano. Le nostre
generazioni hanno fallito nella genitorialità. Abbiamo cresciuto esseri
incapaci di superare un problema, anche piccolo, anche insignificante!
È vero che il mondo che li circonda è in difficoltà,
ma loro corrono su un altro binario perché il lavoro lo vogliono buono, pagato
bene e non troppo faticoso, e al primo ostacolo ne cercano un altro che li deve
soddisfare assolutamente in tutto.
Le coppie scoppiano perché alla prima difficoltà si
lasciano, si annoiano di tutto e così, pur avendo molto, sono infelici ricordando
con rimpianto gli anni dell'adolescenza paragonabile, oggi, alla nostra infanzia.
I giovani non sbagliano però. Ha sbagliato e tanto chi li ha ridotti così, chi
li ha tutelati e protetti in modo assurdo e asfissiante, chi li ha fatti
pensare di avere sempre ragione ed essere invincibili.
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