Sentieri, nell’Appennino tosco-emiliano
di Giovanna Vannini
Il cammino è dolce, un bosco che accoglie, il piede che piano sale. Foreste Casentinesi, silenzio, natura, rispetto, memoria.
Quest'ultima ritorna ai partigiani che qui si nascondevano, all'epoca, la foresta era molto più fitta, non pulita come adesso per il turista errante, il camminatore di un giorno. Era impervia, fredda, chiusa, era nascondiglio.
Siamo giunti a Montefalco, 1600 metri di altitudine. C'è una panchina qui ora, una staccionata, un punto preciso d'osservazione, dove posare lo sguardo sulle creste appenniniche.
La serenità mi agguanta, o almeno ci prova. Non mi astengo. Il passo riprende, direzione Monte Falterona.
Luogo stupendo per rigenerarsi.
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