Come trattiamo questa terra
di Laura Maria Di Forti
Basterebbe ascoltare con premura come fa la madre coi battiti del suo bambino, lievi tocchi che pulsano nel petto a dimostrazione della vita che è nata e che vuole a tutti i costi crescere e andare avanti.
Basterebbe guardare con interesse come fa l’innamorato verso la sua amata, sguardi devoti e riconoscenti per l’audacia del destino che gli ha permesso di vivere quel sentimento così grande, immenso come il cielo, forte e persistente come il profumo dei giacinti.
Basterebbe provare gratitudine come fa chi ha ricevuto un dono, forse inaspettato, certamente un dono prezioso, e lo ha ricevuto senza meritarlo, così, un dono arrivato dal nulla e destinato a farlo felice, a riempire le sue giornate, a trastullarlo con la varietà delle sue caratteristiche.
Basterebbe.
E allora perché l’uomo tratta questa Terra senza rispetto ma con l’arroganza del padrone, senza amore ma con l’animo del conquistatore, la voglia di rubare ciò che in fondo gli è stato affidato, la pervicacia di chi vuole approfittare lasciando poi le conseguenze delle sue malefatte a chi verrà dopo?
E non sono forse figli suoi quelli che erediteranno la Terra?
Esperimenti nucleari, depauperamento di foreste, incendi dolosi, sconsiderate scelte in fatto di tecnologie, guerre ed egoistici giochi di potere. Sembra più il viaggio di un cieco e di un sordo piuttosto che la consapevole vita di chi sa sfruttare le risorse senza eliminarle ma, al contrario, rinnovando e migliorando il palcoscenico vitale che gli è stato affidato.
In fondo, basterebbe un poco di attenzione.
Verissimo. E se ognuno facesse la propria parte, anche nel proprio piccolo, il pianeta sarebbe un posto migliore. Soprattutto nel rispetto verso il nostro prossimo e ancora di più per le prossime generazioni.
RispondiEliminaDovremmo davvero tutti ricordare questo ogni giorno.
Grazie. Liana