Ninfee (Monet) |
Il respiro che rende liberi
di Marina Zinzani
È uno schiavo. Ma forse è libero nell’animo. È uno schiavo. E questo lo danneggerà? Mostrami chi non lo è: c’è chi è schiavo della lussuria, chi dell’avidità, chi dell’ambizione, tutti sono schiavi della speranza, tutti della paura. (Seneca)
Mollare le catene, sentirne il rumore mentre cadono a terra. Le mani libere, le caviglie libere. Chiudere gli occhi, il respiro e tutto un altro mondo che entra attraverso le narici, profumo di fiori, di erbe aromatiche, di essenze orientali.
Attraverso il respiro appaiono viaggi, meraviglie, case in riva al mare, cavalli che galoppano liberi, campagne inglesi e bistrot parigini, i dipinti di Monet e le ninfee, si entra dentro quei luoghi, la casa di Monet è un varcare le porte della bellezza creata, attraverso la grazia di un fiore, di mille fiori.
Aprire gli occhi ed accorgersi che le catene ci sono ancora. Ci stringono le mani, i piedi. Fanno male. È un’illusione, la libertà.
Bellissima riflessione.
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