di Marina Zinzani
(Guardando il quadro Le Maschere, 1922, di Felice Casorati)
E’
puro il volto del bambino, sembra di latte la sua pelle, latte della madre,
primo nutrimento della vita. Sarà un ricordo, quella pelle candida, foto di un
album in un cassetto. Ci sono maschere pronte per essere indossate, prigioni
silenziose in cui la pelle non respira, non trova il nutrimento dell’aria
fresca e dell’ossigeno.
Si
costruiscono immagini di sé, alla meglio, e terribile, tortuoso, è il percorso
per togliersi quelle maschere, il pensiero prestabilito degli altri su chi
siamo, su come siamo. Rimane poco, di quel bambino. Qualche sogno, qualche
emozione segreta.
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