(ap) Dedicato a tutti i soccorritori di Rigopiano, ai loro sforzi senza sosta, alla dedizione manifestata con coraggio in un momento terrificante.
di Marina Zinzani
Le
mani nella neve, il silenzio degli eroi, lo sguardo d’intesa che riscalda, che
attenua il gelo. Le mani nella neve, il silenzio di chi fa il proprio dovere e
il silenzio di chi offre qualcosa, senza nulla in cambio.
Le
mani nella neve e il riscoprire una parte migliore, che si credeva dimenticata.
Là sotto, sotto quella neve, quella prigione che prima era un albergo, ci sono
le speranze da fare riemergere, la partecipazione diventa di tutti. Si
estraggono corpi in vita, si estraggono ragioni per andare avanti, per credere
ancora nelle persone. Risalgono in superficie considerazioni, e la voglia di
farcela. Per uscire da una prigione di neve, gelida, pericolosa, per respirare
di nuovo, aspettando un nuovo tepore.
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