Ritratto di giovinetta, Felice Casorati, 1932 |
In Russia la violenza familiare non è più reato
di Marina Zinzani
di Marina Zinzani
In Russia si va verso la
depenalizzazione delle violenze domestiche. Saranno considerate un illecito
amministrativo. Diventano reato solo se chi ha
commesso violenze è già stato condannato per lo stesso reato.
Considerando che non denuncio, non ho mai
denunciato, chi ha il coraggio di denunciare, quello mi ammazza se lo denuncio,
non vedo il giorno dopo se lo denuncio, considerando che non so dove andare,
cosa fare dopo, considerando che la mia vita è qui, con l’uomo che ho sposato,
che viene a casa la sera ubriaco, che mi insulta, che mi dice cose così
sgradevoli, considerando tutto questo, niente cambia.
Il silenzio è la strada migliore. Tanto
nessuno verrà a salvarmi, quando sarà fuori dal carcere. Tanto sono una donna
come tante che ha sbagliato uomo, che doveva accorgersene prima che era così.
Riparare. Voce del verbo riparare: io
riparo, tu ripari, egli ripara. Il giudice ripara, nell’ambito di scarne e
fredde leggi. Tu ripari solo te stesso, tu che mi ferisci e mi insulti, e dici
che mi sono inventata tutto, o che ti ho fatto arrabbiare, e quindi la colpa è
mia. Io riparo: nulla.
Volto che ha perso i connotati, il mio,
i connotati della gioia, della serenità, della leggerezza. Ombra scarna sono
diventata, quasi un fantasma che resta in sottofondo.
In Russia si va verso la depenalizzazione delle violenze domestiche. Ma in fondo, quasi ovunque, non va tanto meglio.
In Russia si va verso la depenalizzazione delle violenze domestiche. Ma in fondo, quasi ovunque, non va tanto meglio.
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