Guardarsi da fuori e scoprire il proprio
destino
di Paolo
Brondi
Si sveglia e, aprendo gli occhi, dimentica di
essere in ferie. Poi ricorda. Decide che farà colazione al bar. Ordina il
solito caffè. Si siede a un tavolo appartato da cui non distingue le parole
degli altri. Solo un fittissimo, uniforme ronzio.
Getta un'occhiata distratta
al giornale. In una fotografia gli sembra di vedere un volto noto. Lo fissa più
a fondo. Il cuore sembra già impazzito. Legge il titolo, sillaba per sillaba.
E’ sua la foto, lui, proprio lui: riguarda la propria morte, per uccisione.
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